HOME >>> 
 
 
 
ESCURSIONE NELLA RISERVA DEL FIUME MINCIO, TRA DEVOZIONE E NATURA 
 
A sette chilometri da Mantova sorge, in un piccolo paese sulle rive del Mincio, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita tra il 1399 e il 1406 per ordine di Francesco Gonzaga. 
L'occasione per la posa della prima pietra venne offerta da un'epidemia di peste che risparmiò la città, grazie all'intercessione della Madonna. Fatto costruire da Francesco Gonzaga come ex voto alla Vergine per aver liberato Mantova dalla peste, durante tutto il Quattrocento il monastero si ingrandì, arricchendosi grazie a continue donazioni e trasformandosi in un vero e proprio santuario. 
Oggi, la frequentazione consueta dei mantovani conosce nelle giornate di Ferragosto un momento di genuino entusiasmo popolare, in occasione della festa dei Madonnari, che dipingono sull'ampio selciato antistante opere di intonazione sacra o profana. Allora, rivive lo spirito delle antiche sagre. 
La costruzione è di stile gotico-lombardo: sotto il loggiato sopravvivono quindici affreschi, che hanno come tema episodi della storia della città, connessi a interventi miracolosi o a situazioni di crisi risolte grazie all'intervento divino. Tutte le lunette, che risalgono alla fine del Cinquecento, hanno in comune l'immagine della Madonna. 
Ma è l'interno della chiesa a colpire il visitatore. Infatti, oltre alla sagoma inquietante di un coccodrillo mummificato appeso al soffitto, balza agli occhi l'impalcata lignea che fodera la parte mediana delle pareti e ospita 53 statue polimateriche, molte delle quali di cartapesta, veri monumenti alla devozione e alla fantasia popolare. 
La presenza nella prima cappella sulla destra del Mausoleo di Baldassarre Castiglioni, opera di Giulio Romano, ci riporta per un attimo alle tradizionali categorie artistiche. Ma lo sguardo, questa volta, abbandona rapidamente i capolavori codificati e si rivolge alle pareti, dove scorre una sequenza straordinaria di immagini a metà tra l'orrifico e il sublime. 
 
Il santuario sorge proprio sulle sponde del Mincio su cui è possibile avventurarsi in affascinanti itinerari fluviali nel cuore della Riserva, zona del Parco più interessante da esplorare in barca, perchè più selvaggia ed ancora integra nella sua naturalità. Navigare tra canneti, ninfee e la miriade di canali che attraversano la larga distesa d'acqua; ammirare le specie più rare di uccelli ed osservare il sole che tramonta sul fiume, scorgendo, in lontananza, il profilo di Mantova, tra i fior di loto. Paesaggi naturali ed insoliti per chi, al turismo di massa, ne preferisce uno più discreto ed autentico, tra la natura incontaminata, una natura che mette in scena ambientazioni e scorci diversi in ogni stagione, tra fascino ed atmosfere di grande suggestione, che solo chi è nato in questi luoghi può far conoscere. 
 
Durata visita 2,5 h (santuario + navigazione).  
 
 
 
 
 
 
ORGANIZZAZIONE  TOUR:  
SIG.RA LISETTA ARTIOLI  
TEL. e FAX 0376 636080  
CELL. 348 4772180  
Mail: info@andareinsieme.eu  
 
GUIDA TURISTICA 
DOTT. STEFANO MUTTI  
ABILITATA PER BRESCIA, MANTOVA,  
VERONA, VICENZA E VILLE VENETE  
TEL. e FAX. 0376 98318  
CELL. 349 1668419  
Mail: stmutti@tin.it  
 
HOME >>>